GLI STUDENTI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “D’ARRIGO” DI VENETICO E IL CAI DI MESSINA IN VISITA NELLA SEDE DI AMAM: CRONACA AZZURRA DI UN MODO DIVERSO DI CONOSCERE IL SERVIZIO IDRICO – Dalle falde alle pendici dell’Etna, sino al rubinetto di casa e poi ai depuratori cittadini, i ragazzi della III C e della III D della scuola media di Valdina hanno seguito l’intero ciclo dell’acqua, sugli schermi della Sala di Telemetria e visitato i locali in cui sono custoditi i primi pannelli per il telecontrollo della funzionalità della rete

AMAM ha aperto questa mattina il suo ‘cuore’ ai giovanissimi studenti delle due classi terze, sezioni C e D, del plesso di Valdina, che fa parte dell’Istituto Comprensivo di Venetico “Stefano D’Arrigo”, per un giorno, ospiti della Telemetria, ovvero la sala di Telecontrollo dell’Azienda in cui l’intero ciclo dell’acqua è monitorato in tutte le sue fasi salienti. 

L’iniziativa, fa parte di un progetto di educazione ambientale promosso insieme dal CAI (Club Alpino Italiano) sezione di Messina e dalle scuole aderenti e condiviso pienamente da AMAM, nel comune interesse di aiutare i ragazzi a comprendere l’importanza dell’acqua e dei suoi usi, partendo dalla piena conoscenza di aspetti che non sempre sono noti o che talvolta vengono sottovalutati.

Accompagnati dalla Dirigente scolastica, Prof.ssa Laura Cappuccio, dai docenti Prof.ri Franca Bucca e Domenico Pettineo e, per il CAI, dalle referenti Giusi Allegrino, Caterina Pipari ed Elvira Ribaudo, i ragazzi hanno seguito sui pannelli telematici tutto il ‘viaggio’ dell’acqua: appreso da dove parte, come si visualizzano le quantità che si riversano in rete, come e dove viene immagazzinata, trattata per renderla adatta al consumo umano e poi immessa in rete, l’importanza della manutenzione delle condotte idriche e di quelle fognarie, le diverse fasi della depurazione e la restituzione all’ambiente in modo non dannoso, sostenibile di ciò che resta. 

Interagendo con i tecnici di AMAM che hanno illustrato ogni aspetto di maggiore interesse, hanno anche compreso l’importanza fondamentale di abbattere tutti gli sprechi di acqua che si realizzano, spesso inconsapevolmente, ogni giorno, ripercorrendoli tutti.Infine, tutti gli ospiti di AMAM hanno fatto un viaggio temporale a ritroso di 30 anni, visionando i primi avanguardistici pannelli di telecontrollo non ancora telematico, che campeggiano ora sulle pareti della Sala Conferenze, a dimostrazione del passato di un’Azienda che si evolve nel segno della qualità del servizio da rendere alla sua comunità e dell’importanza della piena cooperazione per migliorare l’ambiente e la vivibilità di tutti.

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